Se nella scorsa edizione abbiamo dato un significato simbolico al Regno delle due Sicilie, dedicandone una serata, quest’anno racconteremo, attraverso i testi dei VELUT LUNA, quello che ha significato per il Sud l’unità d’Italia.
Etno-Band dell’entro terra messinese, rinnovano con uno spirito graffiante e moderno, le radici musicali e storiche della tradizione. La band VELUT LUNA nasce dall’incontro di Salvo Nigro e Peppe Arena alla fine del 2002. Il gruppo, composto da musicisti siciliani, propone un genere particolare dove la lingua siciliana , e non solo, si mescola in modo naturale al Pop contaminato da suoni e ritmi mediterranei. Nel maggio del 2003 entra a far parte del gruppo il bassista Giuseppe Imbroscì e, nello stesso anno la band inizia la tournèe di concerti live in tutta la Sicilia riscuotendo grandi consensi di critica e di pubblico. Nel 2004, in occasione di un concerto live, il gruppo incontra il Sound Engineer e Produttore Gaetano Ria, il quale colpito dalla grande energia del gruppo, decide di attivarsi per la produzione di un demo di brani rock con testi in siciliano ed italiano. Ad Agosto 2005 la band partecipa al Tim Tour e nello stesso anno si classifica al secondo posto al concorso svoltosi al Teatro Augusteo di Napoli “Benjamino Esposito” organizzato da Renzo Arbore. A settembre del 2006 Gaetano Ria, durante la lavorazione del disco “Dalla pelle al cuore” di Antonello Venditti, propone il gruppo ad Antonello stesso, il quale decide di mettere sotto contratto il gruppo con la sua etichetta discografica HEINZ MUSIC distribuita da Sony BMG Music Entertainment. A novembre del 2007 il gruppo entra in studio per la realizzazione dell’album. Durante il lavoro nasce la collaborazione con il cantautore Massimo Di Cataldo che entusiasta del progetto collabora nella realizzazione di alcuni brani in italiano, tra cui il singolo “Acqua di cielo”. Il singolo è composto da “Acqua di cielo” in italiano e “Vint’anni” in dialetto siciliano. Il singolo è stato reso disponibile in formato digitale su iTunes in contemporanea con la programmazione radiofonica.
Dopo aver collaborato ulteriormente con Antonello Venditti, anche con la partecipazione ad alcuni brani originali dell’ultimo album di Venditti, la band è tornata a proporre atmosfere tipicamente popolari. L’ultimo album uscito nel 2015 è “CUMANNANTI GIULIANU”, che ripropone la storia rivisitata del bandito più famoso della Sicilia. In cantiere anche la preparazione di un sentito omaggio a tutte le vittime della mafia, argomento molto spinoso nella terra siciliana. Lo spettacolo di quest’estate “Briganti o Emigranti” è il risultato di un lavoro sinergico tra musica e testo. Lo spettacolo racconta le vicende che accaddero in Sicilia e in tutto il Regno borbonico prima e durante il risorgimento, gli eventi storici, regalando al pubblico una visione diversa da quella tradizionale. L’ Unità d’Italia vista dalla parte dei popoli del meridione che la subirono non traendone vantaggio come racconta certa storiografia, ma al contrario perdendo la posizione di terza potenza d’Europa che occupava il regno delle Due Sicilie fino al 1860.
In particolare tra gli eventi narrati l’eccidio di Bronte, che vide, per mano di Nino Bixio la condanna per cinque innocenti e la deportazione di cento uomini colpevoli solo di essere nati in Sicilia. Inoltre, evidenzia una nuova lettura di ciò che parzialmente hanno rappresentato i briganti, diversa da quella che la storia ci ha tramandato.